La Chiesa solennizza in questo giorno la festa dei Santi Innocenti
I Santi Innocenti sono i bambini uccisi nella strage ordinata da Erode il Grande e narrata nel Vangelo secondo Matteo.
Erode era stato informato della nascita del piccolo a Betlemme dai tre Magi e, ritenendolo una minaccia, attuò questo eccidio. Il Vangelo narra di come Gesù sia scampato all’atroce destino grazie a un ammonimento giunto a Giuseppe da parte di un angelo. L’angelo gli consigliò di fuggire in Egitto. Tornando in Giudea soltanto in seguito alla morte di Erode, stabilendosi in Galilea, e per la precisione a Nazaret.
La carneficina ordinata dal sovrano prese di mira tutti i neonati maschi presenti a Betlemme, con età compresa dai due anni in giù. Il re Erode, non comprende che il re nato a Betlemme è giunto per combattere il male e non per spodestarlo dal suo trono.
Erode però non vuol sentire ragione e non si lascia impietosire dai pianti strazianti delle madri cui vengono strappati i pargoli. La paura di perdere il proprio potere vince su tutto, anche sugli stessi gemiti dei maschi ancora in fasce che fa trucidare.
Tutto però rientra nel piano del Signore, e questi pargoli che ancora non sono in grado di proferire parola già confessano Cristo attraverso il loro pur atroce destino.
Nella tradizione occidentale e cristiana il racconto è divenuto un topos culturale che ha dato luogo nei secoli a moltissime rappresentazioni artistiche. I bambini innocenti che muoiono violentemente, uccisi dalla sete di potere, vittime inconsapevoli di un odio spietato contro chi può ostacolare i piani di potenza e di dominio.
Nel XII secolo, a Parigi, il nome degli Innocenti fu dato ad una chiesa e al cimitero adiacente ad essa, entrambi poi rasi al suolo verso la fine del XVIII secolo.