La Chiesa solennizza in questo giorno la festa di San Domenico
San Domenico nacque a Calaruega in Spagna nel 1170. Sua madre si prese la cura di istruirlo nelle verità cristiane. Domenico mostrava quanto grande fosse già fin d’allora la sua intelligenza e la sua pietà.
A quattordici anni fu inviato all’Università di Valenza di dove uscì con la laurea in retorica, filosofia e teologia. Divenuto sacerdote, entrò fra i Canonici Regolari di Sant’ Agostino, dedicandosi alla conversione degli eretici Albigesi.
Dopo tante fatiche, meditò d’istituire un ordine di uomini religiosi i quali accoppiassero agli esercizi di pietà lo studio delle scienze ecclesiastiche per dedicarsi specialmente alla predicazione.
Pregò molto il Signore affinché gli manifestasse la sua divina volontà: e finalmente comunicò il suo disegno ai vescovi della Linguadoca, e tutti unanimemente approvarono; sedici missionari lo seguirono e così l’ordine fu iniziato a Tolosa nel 1215. Fondato a Prouille un monastero di religiose ed un Terz’Ordine, si recava a Roma per ottenere l’approvazione per i nuovi religiosi.
La sua istituzione venne così sanzionata nel 1216 assieme alle sue sagge costituzioni, ed il granello di senapa seminato nel fecondo campo della Chiesa, non tardò a dare i suoi copiosi frutti, poiché, ancor vivente, egli ebbe la consolazione di vedere fiorire in molte regioni d’Europa numerosi conventi da lui fondati.
Gli Albigesi si convertirono, e fra i Cristiani si notò un forte risveglio religioso. Introdusse la devozione del Santo Rosario con 150 Avemaria intercalate da 15 Pater Noster e la meditazione di 15 Misteri.
Spirò a Bologna circondato dai suoi religiosi il 4 agosto 1221.